Lo scorso dieci aprile presso l’Enoteca Bertini di Roma, si è concluso il programma di incontri per conoscere e riconoscere la qualità della carne. Il giornalista Roberto Spiridigliozzi ha incontrato di nuovo un pubblico appassionato ed estremamente curioso di percorrere il viaggio nell’analisi sensoriale della carne.
Dopo il primo incontro basato sulla teoria con concetti sulla sicurezza alimentare , le razze pregiate e la conservazione della carne, il secondo appuntamento con i saluti del Maestro Vessicchio, ha spiegato in primis l’approccio all’analisi sensoriale della carne: scegliere carni provenienti esclusivamente da allevamenti estensivi e dove il benessere dell’animale inteso come qualità di vita, sia certo e certificato. Le carni provenienti dagli allevamenti estensivi o semibradi regalano prima di tutto la garanzia di una buona nutrizione.
Mangiare bene è la prima condizione per gustare un’esperienza eccellente che nasce dal benessere e libertà dell’animale. Scegliere una carne effettivamente buona è la prima tappa di un’analisi sensoriale completa, ricca di spunti e sempre sorprendente.
Ancora. I concetti di marezzatura e di tenerezza, di colore della carne e di profumi sono stati tappe importanti per stabilire la base dell’analisi sensoriale della carne.
La serata ha visto anche un prova pratica con carni diverse e la degustazioni di tagli di carne poco conosciuti ai consumatori e, sicuramente, a qualche macellaio. La presenza di appassionati di carne, di esperti di vini con l’azienda Cantina 837 di Forni di Sotto in provincia di Udine, e di ristoratori ha creato nei due incontri un interessante dibattito che pone le basi per un nuovo incontro nel prossimo mese di aprile.
L’enoteca Bertini nella persona del titolare Francesco ha servito vini che hanno esaltato il gusto e le caratteristiche delle carni servite con abbinamenti sorprendenti e di gran bevibilità.