Nel 2018, spiega Ismea, la spesa per i prodotti alimentari biologici ha sfiorato i 2,5 miliardi di euro, raggiungendo una quota del 3% sul valore complessivo dell’agroalimentare. Anche i primi 6 mesi del 2019 indicano una ulteriore crescita degli acquisti nel canale domestico del +1,5%, nonostante la condizioni meteo avverse abbiamo limitato l’offerta di molte produzioni.
A trainare le vendite è la GDO (+5,5% in valore sulla prima metà del 2018), che negli ultimi 10 anni ha visto aumentare le vendite di prodotti agroalimentari bio del 217%. Grazie ad un ampio assortimento dell’offerta e a prezzi competitivi il canale moderno ha avvicinato il bio a nuove e ampie fasce di consumatori, di fatto traghettando il comparto fuori dalla dimensione di nicchia delle origini, per trasformarlo in uno stile di vita ampiamente diffuso e consolidato nelle abitudini alimentari delle famiglie italiane. Da registrare un calo del 7% delle vendite presso i negozi tradizionali. Il consumatore si dirige verso ampi spazi come la GDO dove l’offerta è più variegata.