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LA PASSIONE PER DANILO SPIRIDIGLIOZZI: LA MALVASIA DEL LAZIO

L’ETICHETTA

E’ una mattina di piena primavera quando visitiamo la cantina dell’azienda agricola di Spiridigliozzi Danilo. Un giovane imprenditore di 26 anni e grande appassionato di viticoltura  e di Malvasia del Lazio. Troviamo vitigni autoctoni pieni di sole, ordinati e ben curati.

Quando nasce l’azienda?

“Siamo nati tre anni fa. E’ una passione che mi ha trasmesso mio nonno. Era di Pontecorvo in provincia di Frosinone e lavorava nelle vigne da tantissimi anni. Siamo partiti da un piccolo appezzamento di 5.000 metri a Frascati. All’inizio non avevo alcun interesse a continuare il lavoro nella vigna. Ma sono andato a scuola, all’Istituto Agrario. Poi al terzo anno ho scelto di specializzarmi in viticoltura ed enologia”

E da qui nasce tutto…

“Si da qui è iniziata la passione, anche perché a scuola ho conosciuto la mia attuale compagna Martina con la quale oggi condividiamo questa attività. Insieme. Oggi a 26 anni ho deciso di puntare a questa cantina come nostra prima attività. Quest’anno abbiamo per la prima volta etichettato. Un obiettivo importante e il risultato di molto lavoro che condividiamo anche con mio padre Gianni. Tutto è realizzato con grande lavoro, passione ed è pensato e progettato soprattutto da Martina , esperta enotecnica che mi aiuta nel campo analitico”.

Dove si trova la vigna?

“Si trova tra Frascati Monteporzio e Montecompatri, i comuni che rientrano nel dop di Frascati. Contiamo oggi circa 5 ettari. Malvasia del Lazio, la maggior parte e Malvasia di Candia,il Trebbiamo Toscano il Trebbiamo giallo , il Bellone e Bombino bianco”

Cosa producete con questi vitigni?

“Innanzitutto un Frascati, un monovarietale di Malvasia e poi ci sarà una new entry importante”

Il vostro cliente oggi chi è?

“Innanzitutto privati, qualche enoteca e ristorante. Ci stiamo aprendo commercialmente con una produzione attuale di 11.000 litri, anche se possiamo arrivare con questa cantina a 23-25.000 litri circa”

Cosa ha diverso il tuo vino dagli altri?

“E’ semplicemente un vino di un giovane produttore, dove la qualità ha la sua missione principale. Inizia già in vigna con uve sane che provengono da vigneti messi sotto pressione. Raccogliamo col giusto grado zuccherino e giusta gradazione. Vogliamo profumi tipici e la perfetta acidità. Noi partiamo dal vigneto. Portiamo tutto nella stessa giornata in cantina, la fermentazione è alla giusta temperatura sempre controllata e lieviti sono sempre selezionati essendo affiancato sempre da un enologo”.

I solfiti?

“Naturalmente siamo lontani da un utilizzo spropositato di zolfo come si faceva una volta dove era impossibile controllare la dose e la giusta quantità. L’anidride solforosa è pericolosa se utilizzata male. Oggi ci sono i giusti dosaggi rispettando i limiti imposti dalla legge sia per il bianco che per il rosso. Li usiamo soltanto per la giusta protezione e con funzione antiossidante, nei minimi. Il vino è sempre controllato e così di conseguenza i solfiti. Una garanzia”

Che progetti avete per il prossimo futuro e quali risultati state raggiungendo?

“Faremo una nuova linea, sarà  una sorpresa , sarà un bianco con un uvaggio particolare. Tutto è pensato e progettato soprattutto da Martina  che mi aiuta nel campo analitico. Siamo soddisfatti comunque già oggi. Stiamo raggiungendo dei risultati non solo economici importanti , ma anche culturali. Vedo che piano piano il Frascati che fino a dieci anni fa nessuno più lo valorizzava da qualche anno invece sta ritornando al centro dell’attenzione di tanti appassionati. E’ il vitigno Malvasia del Lazio che ritrova spazio oggi a discapito del Candia che produceva principalmente solo “mari di vino”. Il vino non è coltivato solo per un mero scopo di produzione.  E’ un lavoro importante dove la passione e l’esperienza hanno il predominio. Oggi puntare a fare tutto imbottigliato presuppone molta costanza e professionalità. Anche poi con il giusto sviluppo commerciale”

Danilo ha sviluppato un ottimo vino dando originalità ad un vitigno autoctono prezioso.  Non partendo dall’etichetta ma arrivando a quest’ultima con un preciso lavoro di squadra e passione. Chiunque appassionato di vitigni autoctoni del Lazio può andarlo a trovare e gustare il vino di Frascati. Quello originale.

 

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