La carne coltivata è sicura? Sono varie le motivazioni che non garantiscono nel presente un alto livello di sicurezza. L’ Italia è entrata subito in gioco ponendo nel 2023 il divieto di produzione e commercializzazione della carne a base cellulare per salvaguardare la salute e la tradizione. A questo provvedimento si è opposta però la Commissione Europea asserendo che il procedimento che mira a prevenire l’insorgenza di problemi nel mercato interno spetta all’Efsa e alle normative Europee come previsto dalla procedura Tris del 2024 contro l’Italia stessa. Il divieto italiano potrebbe essere pertanto impugnato e inapplicabile dai giudici nazionali. Nessun novel food in Europa potrebbe entrare nelle nostre tavole senza un controllo e giudizio severo dell’EFSA a cui soltanto spetta il compito di vietare o approvare un nuovo prodotto alimentare. L’Italia si è quindi posta al di sopra della missione di ricerca di sicurezza dell’Ente europeo, pur chiarendo la propria posizione per un fine più politico che normativo inapplicabile. Si registra poi un controsenso: in Italia una delle più grandi aziende farmaceutiche italiane, la famosa Solaris, fornisce agli Stati Uniti e Singapore i bioreattori per la produzione del “new cell food”. Se quindi l’Europa ha praticamente annullato la normativa italiana, aziende e cervelli italiani si dedicano alla ricerca per la produzione di carne coltivata.
A dire il vero la carne coltivata si sta facendo conoscere con un elevato livello di sicurezza (FAO) eccetto che per tutti i pericoli di sicurezza che riguardano tutti gli alimenti (esempio la conservazione, gli allergeni, ecc). Ma l’offerta è ancora poca su scala mondiale e la sicurezza è calcolata su una quantità di carne molto piccola rispetto alle previsioni.
Ad oggi rimangono molti dubbi che riguardano vari aspetti della produzione del novel food. In primis i fattori di crescita: non sappiamo bene se vi si trovano steroidi, anabolizzanti o luci ultraviolette. Attori esterni che possono modificare il nucleo della cellula, indebolendola o danneggiando il DNA. E quali sono le manipolazioni per stimolare le differenziazioni della cellula? Da ricordare che ogni volta che abbiamo manipolato un alimento abbiamo dato il via a una miriade di intolleranze. Ancora: la qualità delle proteine e dei grassi è la stessa per la carne coltivata? Possibile che una mucca in alpeggio possieda le stesse proprietà nutrienti di una carne coltivata? Al di là della normativa italiana che ha vietato la produzione di carne coltivata, bisogna affermare che ad oggi ci sono forti dubbi sulla sicurezza della carne coltivata che riguardano la sua produzione, le sue tecniche di manipolazione, l’aspetto nutritivo e la palatabilità. E non è poco. Senza contare gli enormi costi.