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1 ITALIANO SU 2 TAGLIA CARRELLO SPESA

Oltre un italiano su due (52%) taglia la spesa nel carrello a causa dell’aumento dei prezzi che va ad aggravare una situazione resa già difficile dalla pandemia e dal riacutizzarsi dei contagi che mettono a rischio anche il Natale. E’ quanto emerge dai risultati di un sondaggio sul sito www.coldirett.it diffuso in occasione della XIX edizione del Forum Internazionale dell’Agroalimentare in programma a Roma.

A causa delle fiammate inflazionistiche il 36% degli italiani dichiara di aver ridotto la quantità degli acquisti, mentre un 16% si è orientato verso prodotti low cost, rinunciando alla qualità – spiega Coldiretti – e solo un 48% di cittadini non ha modificato le abitudini di spesa.

Un fenomeno che evidenzia come l’effetto dei rincari record dei costi energetici si trasferisca a valanga lungo tutta la filiera alimentare, dai campi alla tavola, aumentando le difficoltà soprattutto per agricoltori e consumatori. Oltre che sul carrello la scure dei rincari – spiega Coldiretti – si abbatte, infatti, sulle aziende agricole messe sotto pressione dall’incremento congiunto di gas, carburanti, energia elettrica, plastiche e trasporti.

Nelle campagne italiani sono addirittura a rischio le semine per il balzo dei prezzi di carburanti e concimi che hanno raggiunto picchi del +143% con costi insostenibili per le imprese agricole impegnate a garantire i rifornimenti alimentari alle famiglie italiane nonostante i problemi legati alla pandemia Covid.

L’impennata del costo del gas, utilizzato nel processo di produzione dei fertilizzanti, ha fatto schizzare verso l’alto i prezzi dei concimi, con l’urea passata da 350 euro a 850 euro a tonnellata (+143%), il fosfato biammonico Dap raddoppiato (+100%) da 350 a 700 euro a tonnellata, mentre prodotti di estrazione come il perfosfato minerale registrano +65%.

Non si sottraggono ai rincari anche i fertilizzanti a base di azoto, fosforo e potassio che subiscono anch’essi una forte impennata (+60%).

A pesare  il rialzo dei costi dell’energia elettrica (+40%), ma anche la stangata su carburanti (+30%) e plastiche (+40%) che influisce su trasporti e imballaggi, secondo stime di Consorzi Agrari d’Italia. Persino il costo di un bancale in legno rispetto allo scorso anno – evidenzia Coldiretti – è cresciuto (+77%) passando da 6,80 euro a 12 euro.

Il rischio concreto è che molte aziende agricole scelgano di fermare la coltivazione dei terreni per timore di non riuscire a coprire neppure i costi di produzione, con ripercussioni sulla capacità di autoapprovvigionamento alimentare nazionale.

 

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