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IL RITORNO DEI PIATTI DELLA NONNA

Ritornano i piatti di una volta , quelli che sembra non si dimentichino mai. Il ritorno alla semplicità di un piatto , alla  pregevolezza dei suoi ingredienti, caratterizza ormai la scelta di tre italiani su quattro . E’ quanto emerge da un’indagine del sito www.coldiretti.it, presentata alla prima giornata della cucina contadina nell’ambito dell’Assemblea nazionale di Terranostra, l’Associazione Agrituristica di Campagna Amica.

Si ritorna alla tradizione, al cibo di una volta insieme agli ingredienti originali. L’utilizzo di farine meno raffinate e macinate a pietra, di verdure scomparse dagli scaffali dei supermercati, di frutta antica non sono altro che la riscoperta di una alimentazione che sorprende ancora e che soprattutto, nutre.

La scelta avviene soprattutto tramite il web.

I menu di una volta  sono i più cliccati dagli italiani, il doppio dei vegetariani e largamente davanti a dietetici, vegani, etnici e fusion.

Dalla frittata di pasta che recupera gli avanzi del giorno prima al patriottico polenta, radicchio e formaggio imbriago salvato dalle ruberie dei soldati nascondendolo sotto le vinacce, dal “povero” pancotto con olio, formaggio e rosmarino fino al crostone di primavera con le uova affogate e le prime erbe spontanee di stagione, sono solo alcuni esempi delle migliaia di ricette della nonna custodite gelosamente nelle case degli italiani.

E’ il territorio che caratterizza ormai la scelta degli ingredienti. Il chilometro zero diventa sempre più un parametro di scelta sempre più frequente.

L’alta qualità dei prodotti più freschi, saporiti e genuini è la principale ragione di acquisto dal produttore per il 71% degli italiani, segnala infine la Coldiretti, seguita dalle garanzie di sicurezza e dalla ricerca di prodotti locali davanti alla convenienza economica.

Gli agricoltori diventano il primo canale di fornitura dei ristoranti, con il 39% dei locali che si rivolge prevalentemente alle aziende agricole contro un 34% che si rifornisce da grossisti e un 21% che va nei mercati. Extravergine, vino, frutta e verdura i prodotti più richiesti

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