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ALLA SCOPERTA DELLA PATATA DOLCE AMERICANA

Parliamo oggi della patata dolce americana. L’avrete vista sicuramente, non tutti sanno come utilizzarla al meglio, per il suo sapore decisamente più dolce rispetto alla classica patata.. Io personalmente l’ho scoperta dopo un viaggio negli Stati Uniti, dove è di gran lunga più utilizzata nei pasti.

Non si tratta però di un tubero, come la patata, bensì di una radice, che per le sue proprietà può essere annoverata tra i cosiddetti “functional food”.
La radice in questione, vi spiego, presenta una spiccata colorazione arancione, data da pigmenti ad elevate concentrazioni, antocianine e carotenoidi, soprattutto ß-carotene, che fungono da antiossidanti naturali contro i famosi e temuti radicali liberi.
Alcuni studi hanno dimostrato la capacità antiossidante dovuta anche alla presenza dei polifenoli all’interno della patata dolce, molto più alti rispetto a spinaci, broccoli e lattuga.

La patata dolce oltre ad essere ricca di vitamine B, C e folati, è primariamente fonte di vitamina A: Il ß-carotene, suo precursore, è presente ad elevate concentrazioni ed è molto più biodisponibile per la conversione in vitamina A rispetto a molte verdure a foglia verde. La vitamina A riduce il rischio di insorgenza di disturbi oculari, malattie legate alla retina e può prevenire malattie cardiovascolari e cancro. Oltre ad avere benefici sulla vista, è ottimo per la pelle e per la crescita omogenea dell’osso.

È alto il contenuto in fosforo e calcio, che proteggono la salute delle ossa, potassio che aiuta nel controllo della frequenza cardiaca e della pressione, e ferro, per la corretta produzione di globuli rossi.
Per finire, la componente in carboidrati rappresentata per la quasi totalità dal polisaccaride amido, rende l’indice glicemico di questo alimento molto più basso rispetto al comune tubero.
Ovviamente i nutriente in base al tipo di cottura vengono più o meno persi, come nel caso della bollitura per cui ad esempio tutta la componente di carotenoidi può finire nell’acqua di cottura che appunto, si colora di arancione!
Consiglio di gustare le patate dolci al forno, come delle vere frenchfries!
Una volta tagliate in rettangoli, disponete le patate in una teglia foderata con carta da forno, aggiungete un filo d’olio EVO(ma non troppo! per evitare che friggano eccessivamente), paprika dolce o piccante, origano, sale e pepe.
Con le mani mescolate i condimenti per far in modo che la patata venga cosparsa omogeneamente.
Aggiungete in fine due spicchi d’aglio interi, posizionandoli all’interno della teglia, giusto per donare l’aroma.
Cuocete a 200 gradi per 15 minuti e una volta rigirate, per altri 15 dall’altro lato.
Giulia Diletta Necci

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