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Attenzione alla frutta disidratata!

Mi chiamo Caterina Saccone e sono una Biologa Nutrizionista.
Il mio lavoro è anche la mia passione, credo fermamente che il cibo non sia solo un insieme di nutrienti, il
cibo è cultura, il cibo è tradizione ma soprattutto il cibo è vita. 

Per vivere bene è indispensabile conoscere quello che mangiamo, la consapevolezza ci rende liberi di scegliere quello che è meglio per noi. Nel mio piccolo cercherò di stupirvi e di guidarvi nel magico mondo degli alimenti.
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Albicocche secche, prugne secche, fichi secchi…spuntini nutrienti o nemici per la linea?

Oggi voglio parlarvi della frutta disidratata e di tutto ciò che dovreste sapere.

Siete pronti? Cominciamo!

Innanzitutto che cos’è la frutta disidratata? Non è altro che il frutto fresco privato di tutta l’acqua mediante processi di essiccazione.

Il risultato di questo procedimento sarà un frutto piccolo piccolo ma denso di zuccheri e calorie.

Sicuramente l’uvetta è quella più popolare ma insieme a lei possiamo trovare anche datteri, fichi, mango, banane e mele.

Il processo di disidratazione aumenta il periodo di conservazione del prodotto, vantaggio che li rende degli snack molto pratici e versatili ma attenzione perché il rischio è quello di abusarne.

La frutta disidratata, come quella fresca, è ricca di fibre e di antiossidanti, in particolare polifenoli associati ad un miglioramento del flusso sanguigno e delle funzioni digestive.

Nello specifico le prugne secche ricche di sorbitolo, potassio, beta carotene e vitamina k, sono note per le loro proprietà lassative. La presenza di boro le rende anche degli ottimi alleati contro l’osteoporosi.

I datteri invece sono ricchissimi di antiossidanti utili a ridurre il danno ossidativo nel nostro corpo. Nonostante un contenuto di zuccheri alto godono di un basso indice glicemico il che significa che mangiarli non dovrebbe causare picchi glicemici importanti.

Nonostante la frutta disidratata non sia di per se un alimento da demonizzare quello a cui dobbiamo stare sempre attenti sono le quantità.

Poiché la frutta disidratata è piccola e dolce è facile mangiarne porzioni esagerate in pochi minuti, il che può comportare un eccesso di zucchero e un apporto calorico eccessivo per le nostre esigenze che può contribuire all’aumento di peso e a vari problemi di salute.

Detto ciò la frutta disidratata, insieme per esempio a delle noci, può rappresentare un ottimo spuntino prima di un allenamento o di una prestazione sportiva, mi sento di consigliarla a persone attive ed in salute.

La frutta fresca resta però a mio parere l’opzione migliore per i più. Nella frutta fresca, l’elevato contenuto di fibre è accompagnato da un elevato contenuto di acqua. Il connubio di questi fattori aiuta a sentirsi sazi più velocemente, garantendo un consumo calorico più basso.

 

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